mercoledì 24 luglio 2013

L'arte secondo me (che poi sarei io)

Che cosa è l'arte? A cosa serve l'arte?
Direi che l'arte non serve a niente, per questo è così meravigliosamente utile.
Tutti coloro che caricano l'arte di grandiosi potenziali, di incredibili capacità di influire su chissà cosa, a mio avviso non ci hanno capito niente. Molto semplicemente l'arte in tutte le sue forme è un puro e semplice stimolo al piacere. Aggiungo anche molto banalmente che si tratta di provocare semplici emozioni. E queste emozioni si manifestano in ogni individuo in maniera diversa perché tale stimolo entra in diretta empatia con il nostro personale vissuto. Quindi ognuno risponde in maniera diversa alle continue provocazioni dell'arte. L'arte è poi ovunque intorno a noi. Non ci sono differenze di qualità tra due fenomeni artistici: chi afferma che Mozart è superiore a Rino Gaetano è un emerito imbecille. Ciò che conta nell'arte è avere qualcosa da comunicare e farlo bene, suscitare emozioni, creare divisioni anche violente. L'arte crea senso di appartenenza. Il calcio è una forma d'arte. Crea divisioni, unisce, divide, suscita emozioni forti. Lo scopo del gioco è mandare il pallone in rete, ma non sempre ciò viene fatto nel modo più semplice possibile, nella maniera più scontata, più diretta e meno dispendiosa. Il calcio non è uno sport efficiente: molti gesti vengono fatti per pura bellezza. Il cucchiaio di Totti non è il modo più semplice per segnare un rigore, ma è quello più bello. Parliamo di Maradona: nel suo famosissimo gol  in cui parte da centro campo come un treno dribblando tutti, avrebbe potuto evitare di dribblare anche il portiere e fare gol prima, invece no, ha dovuto portare a termine quella che per me è un'impresa artistica. Ha provocato emozioni, c'era bellezza in quell'azione. E gli esempi sono molteplici. Il calcio e altri sport sono vere e proprie forme d'arte in quanto ci sono tutti gli elementi giusti: la tecnica e la fantasia.

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