giovedì 2 luglio 2009

Beautiful: la serie tv postmoderna.

Oggi mi sono trovato a vedere una puntata di Biutiful. Nell’ultima puntata che avevo visto, mesi fa credo, c’era Rigge Forrestere che con lucida determinazione affermava di aver staccato la spina al padre, ormai cerebralmente morto. Oggi il vecchio Forrestere si aggirava tranquillamente nello schermo, ma non era un fantasma. Ma sono note le acrobazie della sceneggiatura di Biutiful. Ho notato una Teilor veramente brutta, si è rifatta e ha cambiato i connotati.

I personaggi di Biutiful sono quasi tutti plastificati ormai, eternamente giovani, fermi nel tempo. Solo la vecchia lì, si è da tempo arresa ai capelli bianchi. Non condivido questa scelta…se plastica deve essere, che plastica sia! Questo perché, forse non volendo, Biutiful è diventato una serie tv all’avanguardia, oserei dire postmoderna…è una continua celebrazione dell’uomo bionico, le mutazioni fisiche degli attori non hanno nulla da invidiare ai più estremi bodyartist…Teilor davvero mi fa pensare a Mattew Barney…Oggi poi c’è stata una lotta sovrumana tra due ercoli, tra Rigge è un fulgido biondone, ho provato molta apprensione per le protesi facciali di Rigge, attimi di vera paura.

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5 commenti:

  1. perche' infliggerti tale tortura amico mio? :D

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  2. ti assicuro: ne esco indenne e sorridente

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  3. Ne uscirai indenne, ma queto fatto preoccupante nasconde e voyeurismo ed anche masochismo.
    ;)

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  4. capita spesso di passare davanti alla tv quando c'è beautiful...mi sono fermato un attimo a guardare...ho visto molta plastica e ho pensato che forse, su un piano, diciamo involontario, quella serie tv sta diventando quasi interessante...non per ciò per cui vorrebbero esserlo, la serie tv...ma per tutta la vicenda che c'è dietro...il destino di attori-operai legati in eterno ad una parte e non possono invecchiare perché il personaggio non invecchia...è un po' il discorso che ho fatto in diversi articoli: la contaminazione tra realtà e finzione...

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  5. A me hai fatto ricordare Scannachiappolo e la sua gamba, di southparkiana memoria...

    P.S. Ogni tanto sparisco e ricompaio, ma qui ritorno sempre...

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