mercoledì 22 aprile 2009

Il cinema di David Cronenberg. La vita e i film parte prima.

David Cronenberg è uno dei registi più originali degli ultimi trent’anni. I suoi film sono legati gli uni agli altri da tematiche e ossessioni ricorrenti che danno a tutto il cinema di Cronenberg una insolita omogeneità e compattezza. David Cronenberg è il regista filosofo che ha indagato molteplici aspetti della realtà e della surrealtà, con pellicole fantascientifiche e spesso quasi divinatorie in cui è quasi sempre riconoscibile il tema della mutazione. I suoi film sono pieni di immagini scabrose e incredibili esplosioni di violenza che descrivono il lato più oscuro e perverso dell’umano. In questo articolo verranno delineati i tratti fondamentali della biografia di David Cronenberg per poi analizzare ogni singolo film. Ho diviso l’articolo in due parti: la prima arriva fino al film La mosca, quando Cronenberg è ancora un regista di serie B; grazie a questo film i budget diventano più alti e accede alla serie A, argomento della seconda parte.

David Cronenberg nasce il 15 marzo del 1943 a Toronto. Riceve un’educazione umanistica dal padre giornalista e scrittore e dalla madre pianista. Inizia subito a manifestare le sue attitudini scrivendo brevi racconti fin dall’infanzia e nel corso della sua adolescenza.

Si iscrive all’Università nel 1963 e dopo un viaggio in Europa viene contagiato dal germe del cinema. Viene colpito dal fatto che un suo amico dell’università è riuscito a girare un film insieme ad amici comuni. Cronenberg ne risulta impressionato e inizia a studiare l’arte del cinema sui libri e frequentando la Canadian Motion Picture Equipment Company.

Nel 1966 riesce a girare con 300 dollari il suo primo cortometraggio in 16mm, Trasfer. Gli attori sono suoi amici. Un anno dopo gira con un budget di 500 dollari From the Drain.

Dopo queste primissime esperienze riesce a racimolare i soldi per il suo primo lavoro di una certa importanza. Riceve una sovvenzione di 3.500 dollari e gira Stereo, un film basato sulla telepatia che gli costa però 8.500 dollari. Siamo nel 1969 e Cronenberg fa ancora tutto da solo: sceneggiatura, regia, fotografia e montaggio. Il film viene acquistato dalla International Film Archives di New York per 10.000 dollari e viene proiettato al Museom of Modern Art. Nel 1970 con 15.000 dollari gira Crimes of the Future, sempre in modo autonomo e solitario.

Dopo un altro viaggio in Europa David Cronenberg, alla ricerca di una casa di produzione, entra in contatto con la Cinepix che si occupa di film erotici. Inizialmente la Cinepix è interessata a Cronenberg per produrre film erotici ma poi il regista presenta una sceneggiatura in cui il sesso si fonde con l’horror che impressiona positivamente i produttori. Dopo una battaglia per trovare i fondi si iniziano le riprese a Montreal de Il demone sotto la pelle, con un budget di 180.000 dollari. Il film ottiene molto successo a Cannes e nonostante venga giudicato una porcheria da molti giornalisti, ottiene degli incassi clamorosi: 5 milioni di dollari!

Dopo due spettacoli di 30 minuti per la serie “Peepshow” della CBS, The Victim e The Lie Chair, David Cronenberg inizia a mettere le mani al suo nuovo lavoro: Rabid – Sete di sangue. Diverse polemiche furono provocate dalla scelta di ingaggiare la pornostar Marilyn Chambers come protagonista, ma questa intuizione ebbe successo e il film, uscito nel 1976, a fronte di un budget di 530.000 dollari ne guadagna 7 milioni.

Nel 1978 Cronenberg dirige il primo film basato su una sceneggiatura non sua, si tratta di Veloci di Mestiere, sul tema delle gare automobilistiche e prodotto da Michael Lebowitz. Il film è un’eccezione nella produzione del regista canadese: sono assenti sia i temi sia lo stile tipici di Cronenberg. Si tratta di un film un po’ a parte rispetto all’intera filmografia.

Dopo questa esperienza David Cronenberg prepara una sceneggiatura con alcuni caratteri personali e autobiografici rispetto alla sua difficile vita matrimoniale. Si tratta di Brood (La covata malefica), del 1979. Il film costa 1.400.000 dollari e riscuote un certo successo di critica e di botteghino.

Tra il 1980 e il 1983 David Cronenberg realizza tre importanti lavori che hanno come base il tema delle capacità mentali uniche, ossia di cervelli con super-poteri e di alterazioni della mente. In Scanners (1980) alcuni esseri particolarmente dotati riescono a leggere la mente altrui. In Videodrome (1982) un programma televisivo con contenuti violenti e osceni provoca delle allucinazioni perché un effetto collaterale del segnale televisivo provoca un tumore al cervello. Questo film non ebbe molto successo nonostante le critiche positive. Andy Warhol lo definì come “L’arancia meccanica degli anni ‘80”. In La zona morta (1983), da un romanzo di Stephen King, il protagonista ha il potere di prevedere il futuro. La zona morta fu prodotta da Dino De Laurentis con un budget di 10 milioni di dollari, riscosse un grande successo di critica.

A questo punto il ventaglio delle possibili scelte è molto ampio. Cronenberg abbandona il progetto di una commedia sugli insetti e inizia a lavorare per Atto di forza. Dopo un anno e 12 stesure della sceneggiatura abbandona anche questo progetto che come è noto verrà portato a termine da Paul Verhoeven.

1986 - Dopo una breve apparizione in Tutto in una notte di Landis viene contattato da Mel Brooks per dirigere un remake del film di Kurt Neumann L’esperimento del dottor K, del 1958. Cronenberg accetta e gli vengono affidati 10 milioni di dollari dalla Brooksfilms e la 20th Century Fox. Riscrive in parte la sceneggiatura e affida a Jeff Goldblum la parte di protagonista. Diede così alla luce uno dei suoi film più famosi, La mosca. Il film ebbe degli incassi eccezionali che permisero a David Cronenberg di entrare nel regno dei registi di serie A.

Fine della prima parte.

Seconda parte.

Guarda l'intervista a David Cronenberg di Enrico Ghezzi.


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