martedì 3 febbraio 2009

Viaggio al centro della terra, un film in 3D

Il 16 Gennaio è uscito nelle sale italiane Viaggio al centro della terra di Eric Brevig. Grazie alla tecnica 3D sembra presentarsi come una incredibile esperienza. In realtà si tratta di un pessimo film. Probabilmente la causa sta nella serie di “americanate” di cui la pellicola è disseminata. Solo alcune: la partita di baseball con mostri marini in luogo delle palle, la gara di boxe contro le piante carnivore (con tanto di colpo finale con dorso della mano grazie a rotazione dell'avambraccio intorno al gomito), inseguimento di un vero e proprio Tirannosaurus Rex, montagne russe sulle rotaie di una improbabile miniera nelle viscere del monte Sneffels... solo per citarne alcune. Qualcuno obietterà: « ma sono degli elementi fantastici tipici del 3D! » Non mi permetterei mai di intraprendere una crociata contro l'immaginazione. Ma gli elementi appena descritti sono semplici e ingenue trovate un po' kitsch, utili ad arruffianarsi lo spettatore. Consiglio piuttosto di vedere il film omonimo del 1959 di Henry Levin, oppure di mandare al diavolo il cinema e prendere in mano il grande romanzo di Verne. Ma a parte la polemica sul valore del film (che in realtà è solo un pretesto), ciò che più ci interessa è la riflessione che ne può derivare. È infatti un film che punta tutto su questa tecnica del 3D. Si tratta di un espediente per attirare gente. È un cinema dell'attrazione quindi, come il cinema di più di cent'anni fa.

La tecnica di cui il film si avvale ha il semplice scopo di portare gente nelle sale. È un cinema dell'attrazione,una specie di fenomeno da baraccone. Il cinema degli esordi, quello dei fratelli Lumière era proprio più un'attrazione,una meraviglia che un mezzo di espressione. Basti pensare alla paura che il famoso treno della prima proiezione bucasse lo schermo per investire gli spettatori. Il cinema 3D fa proprio questo: le immagini invadono la sala. Ma all'epoca dei Lumière era giusto così, tutto un mondo si stava schiudendo. Adesso a cosa giova tutto questo? Alla qualità del film? Al miglioramento della tecnica? Personalmente non riesco a vederci altro da un mezzuccio come tanti per far correre la gente al cinema, ma se i film sono come Viaggio al centro della terra, che ci vanno a fare?

VIDEO 


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